Cherubini ossia il musical astro eccelso di Firenze. Luigi Cherubini, nacque in quel di
Firenze il 14 di settembre del 1760, decimo di dodici figli. Fu avviato
ben presto agli studi musicali, viste le sue naturali predisposizioni,
dal padre Bartolomeo, clavicembalista di corte presso il Granducato
della Toscana. Studiò canto, contrappunto e organo con Alessandro
Felici dapprima, in seguitosi mandato a perfezionarsi a Bologna con il
famoso operista faentino Giuseppe Sarti(1729-1802). Il talento del
giovane Cherubini, non tardò a manifestarsi, compose infatti
giovanissimo, nel 1779, la sua prima opera lirica, Quinto Fabio,
rimaneggiata 4 anni dopo. Sin dal suo apparire sulle scene del teatro
operistico dell’epoca, Cherubini, si guadagnò la fama di compositore
dotto ed erudito, soprattutto nel saper utilizzare il contrappunto ai
massimi livelli, tanto che la sua musica, sarà in seguito paragonata al
neoclassicismo figurativo riguardante le opere scultoree di Canova e
Appiani. Dopo le prime opere, il compositore decise dunque di
espatriare, secondo la moda dell’epoca, che vide molti compositori a lui
coevi, emigrare nei paesi limitrofi all’Italia, onde far conoscere
sempre di più, l’opera lirica italiana. Si spostò quindi a Londra, ove
compose La finta principessa(1785) e Giulio Sabino(1786), poi una sua
Ifigenia in Aulide(1788), venne rappresentata in quel di Torino dove
ebbe un buon successo per la sua intensa carica drammatica. Dopodiché,
si trasferì a Parigi, qui entrò in contatto con molti intellettuali
dell’epoca, letterati e filosofi, tra questi, J.F. Marmontel, che gli
fornì il libretto dell’opera Demofonte, lavoro intriso di idee poetiche
enciclopediste. Tre anni dopo fu nominato Direttore del Theatre Feydeau,
nel quale fece rappresentare la stupenda Lodoiska, opera che riscosse un
grande successo, anche perché attraverso la nobile musica di Cherubini,
fu possibile individuare la psicologia dei vari personaggi. Il 1794, fu
l’anno della stucchevole Elisa o Il Monte S.Bernardo, intrisa di melodie
elegiaco-melanconiche.
Sempre in questo anno, entrò a far parte della cosiddetta “Banda
repubblicana”, trasformata nel 1795 nel Conservatorio di Parigi,
l’attuale Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi. In conservatorio
esercitò una notevole attività didattica che culminò con l’opera L’
osteria portoghese(1798), seguita dalla celebre Le due giornate o Il
portatore d’acqua(1800), sino ad Anacreonte, composta nel 1803. Va
assolutamente menzionata a questo punto, la meravigliosa Medea(1797),
capolavoro assoluto, che diverrà nel XX secolo, una delle opere
predilette da Maria Callas(1923-1977). Quest’opera venne definita una
delle vette massime del dramma in musica e pone la figura di Cherubini
tra due importantissimi compositori ossia Gluck e Beethoven. Dopo
l’opera Faniska(1806), Cherubini decise di abbandonare temporaneamente
la carriera di compositore, per dedicarsi alle sue altre grandi passioni
cioè la botanica, la matematica e la pittura. Fu infatti un artista che
non volle fermarsi solo alla sua Arte guardò oltre, interessandosi anche
di altre branche del Sapere umano. Altre opere piuttosto importanti da
lui composte furono: Pigmalione(1809), Il crescendo(1810) e Gli
Abencerragi(1813), in cui la sua su citata alta dottrina compositiva va
un po’ a sfavore della spontaneità ispirativa. Nel 1814, compose il
primo dei suoi Quartetti per archi e nel 1815 scrisse la famosa e
classicissima Sinfonia in re maggiore per strumenti ad arco, unico suo
contributo alla letteratura musicale sinfonica. In essa è palese
l’influsso del classicismo viennese, Haydn e Mozart, con venature
melodiche che ogni tanto richiamano alla melodia italiana, contenuta in
un contrappunto squisitamente cherubiniano. Dal 1822 alla morte,
avvenuta il 15 di marzo 1842, a 82 anni, il compositore fu Direttore del
Conservatorio di Parigi, scriverà ancora varie opere, tra queste, il
Corso di contrappunto e fuga di grande richiamo didattico nel 1835 e
varie composizioni di impianto sacro tra queste numerose Messe come la
Messa in re minore del 1811, quella in do maggiore del 1816, la Messe du
Sacre del 1825, la Messa da requiem sempre del 1816 e la stupenda Messa
in re minore del 1836. Opere in cui Cherubini immette un senso religioso
della Bellezza coniugato ad un’elevata ispirazione espressiva di
purissimo stampo neoclassico. Va detto che Luigi Cherubini insieme a
Cristoph Willibald Gluck(1714-1787) e a Giuseppe Verdi(1813-1901),
rappresenta la terna di compositori più amati da Riccardo Muti. A
Cherubini, dal 1910, è intitolato il Conservatorio di Musica di Firenze
(Istituto Superiore di Studi Musicali). Questo scritto è dedicato alla
città di Firenze e a Sara Ballini.
Umberto Mori