GLI UNDICI PUNTI LUCIFERIANI SPIEGATI punto secondo

GLI UNDICI PUNTI LUCIFERIANI SPIEGATI -PUNTO SECONDO

TRATTO DA: APOTHEOSIS DI MICHAEL W. FORD – HOPE MARIE FORD

EDIZIONE ITALIANA: HEKATE EDIZIONI


2.Il simbolo dell’Avversario è quello di chi libera sé stesso, del ribelle spirituale che ispira l’evoluzione di sé stessi.

 

La moderna percezione dell’Avversario è composta da molti dei precristiani (e di altre religioni monoteiste).

L’Avversario è la motivazione e spesso ha associazione con aspetti sia creativi che distruttivi della natura.

Il simbolo della religione cristiana è la croce una rappresentazione del sacrificio di sé.

La croce è anche il simbolo del criminale giustiziato nel mondo antico: è come se si usasse la sedia elettrica o la ghigliottina come simbolo di un credo religioso. Il cristiano desidera ardentemente un paradiso e un mondo pacifico al di là di questa esistenza di difficoltà e lotta.

Il luciferiano cerca di padroneggiare questa vita per trovare non solo piacere e divertimento, qui e ora, ma anche per evolversi e perfezionare continuamente la propria coscienza.

Il simbolo del Lucifero è principalmente la stella discendente, che assomiglia quasi ad un pentacolo invertito e deriva da un sigillo medioevale di Lucifero.

Questo simbolo rappresenta la filosofia che devi conoscere, cioè sia gli aspetti creativi che distruttivi presenti sia nella natura che all’interno di sé; cercando di mantenere continuamente l’equilibrio tra i due.

Il luciferiano non crede nell’esistenza della moralistica battaglia del “bene contro il male”; questa terminologia è soggettiva e varia in base alla cultura. Ciò che è considerato “buono” negli Stati Uniti può essere percepito “cattivo” in Medio Oriente; questo non rende la cultura “giusta” o “sbagliata”.

Se per esempio, un luciferiano viene attaccato da cultura straniera che denuncia le nostre convinzioni o opinioni, allora dobbiamo capire che non cadiamo sotto una coltre protettiva di “rettitudine” più di qualsiasi altro sistema di credenze, spetta al luciferiano riconoscere l’istinto di sopravvivenza ed essere consapevole di che la Legge del Taglione è veramente un precetto che governa questo mondo.

Se per esempio un luciferiano presta servizio militare, combattendo in terra straniera durante una guerra, non è necessario che entri in conflitto con la “causa”. La sua priorità non solo sopravvivere, ma anche proteggere sé stesso e chi ha la dalla sua parte.

I luciferiani riconoscono, innanzitutto, come facevano già le religioni precristiane, che si deve cercare di promuovere la conservazione della nostra cultura immediata e vincere i nostri nemici. Ciò che è importante è esistere nell’armonia (o disarmonia) della propria cultura e delle leggi del proprio Paese.

Un luciferiano supporta una società che in generale mira ad educare e migliorare le persone, con la consapevolezza di che molte persone potrebbero non essere in gradi avere la determinazione necessaria per raggiungere il successo.

I luciferiani non sono irrealistici sulla natura di questo mondo: Il forte governa il debole e l’intelligente governa il forte.